Dott.ssa Simona Mangone, Socia Agifar Roma
Nell’universo femminile i capelli occupano un posto di rilievo ed hanno uno stretto rapporto con la nostra piscologia. Possono riflettere il modo in cui noi ci vediamo e di rimando come vogliamo che gli altri vedano noi.Oltre ad essere la “cornice del nostro viso” insieme al nostro look , possono rappresentare un modo di esprimere il nostro essere: l’essere donna, affascinante, intelligente, grintosa e forte. Inoltre, in quanto elemento del corpo che per primo possiede la straordinaria capacità di rigenerarsi e rinnovarsi senza sosta, il capello rappresenta a pieni voti un’espressione di energia vitale, di forza e di rinascita continua. Ma quando il processo di rinnovamento fisiologico sconfina in una caduta importante seguita da diradamento progressivo cosa possiamo fare? E ancor prima come possiamo distinguere il tipo di caduta che si manifesta?
Dobbiamo sapere che il pelo non viene prodotto in modo continuativo, ma segue un ciclo in cui si alternano periodi di attività e periodi di riposo, nello specifico distinguiamo tre fasi:
– anagen (crescita): è la fase di formazione e sviluppo del pelo, dura dai 3 ai 7 anni ed è regolata da fattori genetici;
– catagen (transizione): è la fase della durata di circa 3-4 settimane, in cui la matrice del pelo interrompe la sua attività e il follicolo inizia a risalire verso la superficie della cute;
– telogen (riposo): è una fase che dura 3 mesi e prevede la scomparsa della matrice del pelo e l’interruzione delle attività follicolari. Il pelo resta attaccato al follicolo fino a quando questo non riprenderà la sua attività.
La perdita di un certo numero di capelli (50-100) durante una giornata rappresenta un fenomeno naturale, quando questo numero aumenta ci troviamo davanti ad un danno progressivo che si può conclamare con un diradamento importante. Possiamo meglio definire e riconoscere, due tipi di cadute o alopecia:
– alopecia reattiva (telogen effluvium): condizione temporanea , è conseguente al passaggio simultaneo di un elevato numero di follicoli dalla fase di crescita alla fase di riposo e si manifesta con una perdita di capelli eccessivi. Le cause più frequenti sono: malattie sistemiche, febbre elevata, stress acuto, post-partum, assunzioni di farmaci.
–alopecia androgenetica (calvizie): processo lento e progressivo, peggiora negli anni e presenta un’elevata componenete ormonale e genetica. L’ormone più importante nello sviluppo della calvizia è (DHT) diidrotestosterone prodotto nel follico pilifero per azione dell’ enzima 5-alfa-reduttasi a partire dal testosterone. I follicoli predisposti all’alopecia androgenetica producono maggiori quantità di DHT.
La caduta dei capelli è un problema molto sentito, e in questi ultimi mesi nella mia pratica professionale riscontro questo fenomeno quotidianamente; molto spesso derivante da condizioni di stress e qualità di vita modificata correlato al periodo che stiamo attraversando. Ecco perchè saper riconoscere il tipo di caduta che ci viene riferito in farmacia è fondamentale per creare un protocollo dermocosmetico e nutraceutico personalizzato, e indirizzare a specialisti casi in cui occorre ricorrere a trattamenti farmacologici.
Cosa possono apportare cosmetici e nutraceutici funzionali per contrastare la caduta dei capelli?
Lo scopo è quello di:
– mantenere in buono stato i capelli e il cuoio capelluto;
– proteggere il fusto dall’azione dei radicali liberi;
– aumentare l’apporto dei nutrienti, vitamine e oligoelementi a livello del follicolo pilifero;
– ridurre localmente la produzione dei metaboliti del testosterone.
Il mercato cosmetico degli anticaduta è vasto ed offre soluzioni diversificate. E’ fondamentale la scelta della fiala e degli shampi che si vanno ad utilizzare, ma ancora più importante è la preparazione del nostro cuoio capelluto prima dei trattamenti funzionali. Possiamo scegliere dei concentrati vegetali rigeneranti agli oli essenziali “caldi” di lavanda e arancia checonsenttono di :stimolare il cuoio capelluto, stimolare e rinforzare il capello alla radice, ottenerne così una maggiore fortificazione.
Quali sostanze attive possono apportare benefici ai nostri capelli?
Amminoacidi come la cistina sono importanti per biosintesi della cheratina; vitamine come vitamina B6 o piridossina possono migliorare la rigenerazione cellulare, inducendo la sintesi di nuovi globuli rossi e quindi migliorare l’ ossigenazione dei tessuti; biotina o vitamina h; selenio per le prorietà antiossidante e per contrastare i radicali liberi; equiseto ricco di silicio per il suo effetto rimineralizzante e cicatrizzante, semi di miglio per il miglioramento della struttura dei capelli e annessi cutanei poichè stimola il collagene, oltre a contenere elevate concentrazioni di Ferro, Fosforo, e Calcio.
Come abbiamo potuto notare la salute, l’aspetto e la bellezza dei capelli sono influenzati da diversi fattori, e senza alcun dubbio , l’alimentazione riveste un ruolo importante. L’attività metabolica del follicolo in fase di crescita è piuttosto intensa, dato il loro elevato turn over; pertanto una privazione calorica o eventuale carenza di diversi nutrienti come proteine, minerali (zinco e rame), acidi grassi essenziali e vitamine può portare ad anomalie strutturali, cambiamenti di pigmentazione o la perdita stessa dei capelli. Risulta quindi fondamentale introdurre in modo equilibrato tutti i nutrienti attraverso la scelta del cibo che consumiamo ogni giorno, sia per migliorare la salute dei capelli sia per contrastarne la caduta.
Possiamo pensare ai nostri capelli come piante che per germogliare e crescere in buona salute, devono trovare un terreno fertile, ricco di nutrientii, e di linfa. Possiamo renderlo tale prendendocene cura con il nostro stile di vita e le nostre scelte alimentari; e nei periodi più delicati come autunno o primavera rifornirlo e supportarlo con integrazioni di cosmetici e nutraceutici personalizzati per le nostre esigenze.
Bibliografia
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