Per anni le preparazioni galeniche in farmacia sono state viste come qualcosa di marginale, messe in ombra dai farmaci industriali. Oggi, invece, sta succedendo l’esatto contrario: tornano al centro e diventano un elemento strategico per chi vuole distinguere la propria farmacia. L’obiettivo, d’altronde, rimane quello di rafforzare la propria identità professionale e offrire risposte personalizzate ai pazienti.
Il laboratorio è un tassello strategico del posizionamento della farmacia in un contesto competitivo, segnato anche dall’ingresso delle società di capitale e da una standardizzazione crescente dell’offerta.
Proporre preparazioni personalizzate diventa, quindi, un tratto distintivo.
Questo ritorno nasce da un investimento forte in formazione avanzata.
Master universitari dedicati alle preparazioni galeniche, come quello dell’Università di Camerino, stanno registrando un aumento importante di iscrizioni. I giovani neolaureati, così come anche i titolari, scelgono di rientrare in aula per rafforzare il proprio profilo professionale.
Il master unisce teoria e laboratorio, con settimane intense dedicate a preparazioni, controlli, confronto con docenti e colleghi. È un percorso che porta fino alla gestione di preparazioni più complesse o di ambiti spesso trascurati, come il settore veterinario.
Per chi lavora al banco, le preparazioni galeniche in farmacia cambiano il modo di vivere la professione. Si tratta di rispondere a esigenze precise:
- pazienti con intolleranze,
- bambini o anziani che hanno difficoltà con certe forme farmaceutiche,
- carenze di medicinali industriali,
- necessità di dosaggi particolari.
Per il titolare, il laboratorio è un investimento competitivo. Può diventare un punto di riferimento per medici e pazienti quando serve una soluzione personalizzata, difficile da trovare altrove.
Rendere visibile il valore della galenica
C’è però un problema: spesso i pazienti non sanno davvero che cosa sia la galenica, quando si utilizza e che livello di competenza richiede. Il rischio è che tutto il lavoro fatto su formazione, attrezzature e organizzazione resti nascosto dietro la porta del laboratorio.
Per questo diventa fondamentale trasformare il laboratorio in un elemento chiaro dell’identità della farmacia: raccontare in modo semplice che cosa fa il farmacista, perché la personalizzazione può fare la differenza, quali bisogni può intercettare.
In altre parole, è importante trasformare questa competenza in contenuti chiari e in campagne che facciano percepire ai pazienti il valore reale della galenica e del lavoro che c’è dietro ogni preparazione.
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