Ecco perché anche le farmacie dovrebbero tenerne conto.
OpenAI ha lanciato una nuova funzione per ChatGPT: gli Agent.
In parole povere? Assistenti virtuali intelligenti e personalizzabili, capaci di eseguire compiti specifici, interagire in linguaggio naturale e, soprattutto, imparare nel tempo.
Se il nome ti ricorda un rappresentante o un agente di zona, sei sulla strada giusta: come loro, anche questi Agent sono progettati per fare qualcosa per te. Ma non suonano il campanello. Funzionano online, 24/7.
Il rischio è pensare che questa novità riguardi solo le grandi aziende o i nerd appassionati di AI.
In realtà, la rivoluzione tocca anche la farmacia sotto casa.
Ecco perché.
Cosa sono, in pratica, questi Agent?
Immagina di avere un assistente digitale capace di:
- rispondere alle domande dei clienti sul sito della farmacia,
- suggerire prodotti in base a un bisogno (es. pelle secca, insonnia, raffreddore),
- creare contenuti per i social o per la vetrina digitale della farmacia,
- ricordarti di riordinare uno stock in esaurimento o suggerirti quale promozione attivare in base ai dati di vendita.
Gli Agent sono progettati per fare questo, e molto altro, con una logica su misura. Non si tratta di un chatbot generico: li programmi tu, e si adattano alle esigenze del tuo business.
Ma cosa c’entra tutto questo con il mondo farmaceutico?
C’entra tutto.
Perché le farmacie, oggi, sono sempre più connesse, digitali, relazionali. Non vendono solo prodotti: vendono consulenze, fiducia, servizi.
E per farlo, hanno bisogno di strumenti che ottimizzino il tempo, migliorino l’esperienza del cliente, e permettano al farmacista di concentrarsi su ciò che conta: la relazione umana.
Non parliamo di sostituire il farmacista (nessun algoritmo potrà mai misurare una pressione o dare uno sguardo umano a una persona preoccupata).
Parliamo di affiancarlo con strumenti intelligenti.
Che semplifichino, velocizzino, rendano più precise le attività digitali e organizzative quotidiane.
E allora?
Allora è il momento di iniziare a osservare l’intelligenza artificiale non come un “giocattolo per smanettoni”, ma come una leva di innovazione concreta anche per la farmacia territoriale.
Chi parteciperà alla rivoluzione per tempo, potrà guidarla.
Chi aspetterà, rischia di subirla.
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Questo è solo l’inizio.
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Un appuntamento speciale, riservato a chi vuole capire davvero dove sta andando la farmacia — e arrivarci prima degli altri.
Tu ci sarai?