L’unione fa la forza… non è solo un proverbio

AGIFAR protegge farmacisti romani con mascherine gratuite, dimostrando solidarietà e supporto continuo. #iorestoinfarmacia

In questo aspro frangente del 2020 ci siamo trovati tutti, chi più e chi meno, in difficoltà e spiazzati dal cambio radicale di stile di vita che abbiamo dovuto eseguire. Dal punto di vista professionale al nostro settore viene richiesto esplicitamente da parte dello Stato, un impegno maggiore per contrastare la diffusione del virus (COVID-19). Dal punto di vista etico è ciò che abbiamo scelto di fare e dobbiamo onorarlo con tutti noi stessi, ma purtroppo come gia ben noto, il nostro dispiacere si rivolge verso le condizioni critiche in cui siamo tenuti ad operare. Lo Stato italiano, in particolare nel nostro settore, NON ha preso provvedimenti in merito alla sicurezza dei nostri operatori che costantemente rimangono a contatto con fiumi di persone e che ogni giorno come veri eroi rischiano il contagio, essendo i più a rischio insieme al personale ospedaliero.

In un momento così difficile, ci saremmo aspettati un aiuto per far fronte all’emergenza che si è venuta a creare, fornendo quantomeno a tutto il personale sanitario, che in questo periodo è schierato in prima linea nella lotta al Covid-19 mettendoci la faccia in tutti i sensi, le dovute protezioni per poter operare e svolgere il proprio lavoro in sicurezza.

Ed è da qui che nasce l’iniziativa dell’AGIFAR, che si è sentita responsabile di tutelare i farmacisti romani laddove lo Stato li aveva lasciati soli, distribuendo ai colleghi romani mascherine protettive in modo totalmente gratuito.

L’associazione dei giovani farmacisti ha ricevuto le mascherine da GammaDis per conto dei propri colleghi e le ha distribuite a chi ne ha fatto richiesta. Lo scopo dell’iniziativa era appunto dare un sostegno, un contributo concreto alla categoria, senza secondi fini e basato sulla solidarietà verso i colleghi.

Il presidente dell’AGIFAR, Vladimiro Grieco

I Farmacisti che lanciano l’hastag #iorestoinfarmacia

Per una piccola associazione di giovani farmacisti risultava impossibile mettere in sicurezza i 6.000 colleghi presenti sul territorio, ma cercando di supportare i casi più urgenti e affidandosi al buonsenso della categoria sono riusciti a tenere fede alla loro parola. Come? Adottando una strategia di comunicazione che andasse a presentare l’iniziativa erga omnes, a tutti gli associati, ponendola all’attenzione. Social Media Farma ha messo in piedi una campagna di comunicazione ben precisa che in sole 12 ore ha portato ad esaurire, e di conseguenza soddisfare, le richieste delle mascherine, targetizzando quindi i casi più urgenti sul territorio, sia dentro che fuori al raccordo. Grazie a questa campagna si è sottoposta, in tempi rapidissimi, l’iniziativa a 1230 contatti e si sono servite le circa 200 farmacie più urgenti, su tutto il territorio Laziale.

L’intervento di SocialMediaFarma si è esteso sul fronte comunicativo-logistico, andando a programmare ed organizzare la distribuzione, ed in poco meno di una settimana è riuscita a far arrivare a destinazione le forniture necessarie per mettere in sicurezza i Farmacisti.

Cruciale l’intervento di Pharmaprime che si è offerta di consegnare gratuitamente le mascherine all’interno del raccordo, e , per le farmacie alle quali non era possibile arrivare, ha organizzato dei punti di raccolta.

Un piccolo gesto da parte dell’associazione che ha portato alla luce la solidarietà fra colleghi, o meglio tra esseri umani, che dovrebbe essere alla base di ogni rapporto lavorativo e non.

La piccola, ma grande associazione ha inoltre dichiarato :

“Negli ultimi giorni, in tanti ci avete scritto per ringraziarci per questa iniziativa; sentiamo tuttavia il dovere di non fermarci e vi promettiamo che continueremo ad aiutare e sostenere voi colleghi e la figura del farmacista come vero operatore sanitario, soprattutto in questo momento di estrema emergenza.”

In definitiva, ci sentiamo di lasciarvi con un messaggio  di speranza e forza, in questo periodo di dura prova durante il quale la nostra categoria è tenuta a effettuare uno sforzo non indifferente per il bene comune. Con i nostri più cordiali saluti vi lasciamo augurando a tutti un domani migliore.