Il diabete in Italia sta cambiando volto. I dati emersi dal 18° Italian Barometer Diabetes Summit fotografano una realtà in continua evoluzione. Oggi sono soprattutto gli uomini a convivere con questa malattia cronica, un dato che ribalta la tendenza di vent’anni fa.
Dietro a questa inversione si nascondono due fattori chiave: da un lato l’aumento dell’aspettativa di vita; dall’altro la maggiore diffusione di obesità e sedentarietà. Entrambi i fenomeni pesano in modo più marcato sulla popolazione maschile.
Ma non è solo una questione di età.
L’analisi dell’Italian Barometer Diabetes Report mostra infatti che i casi di diabete in Italia sono aumentati del 27% dall’inizio del secolo.
Un segnale preoccupante, che si accompagna a un altro dato allarmante: la malattia comincia a manifestarsi anche tra i giovani adulti. Una tendenza che mette in luce quanto siano decisivi gli stili di vita, il contesto sociale e le disuguaglianze territoriali.
Qui, può entrare in gioco un attore fondamentale.
La farmacia come presidio di prevenzione sul territorio
La farmacia, capillarmente distribuita e radicata nella comunità, può diventare un vero e proprio presidio di salute. Quindi, non è da considerare come un semplice luogo dove si dispensano farmaci o si erogano servizi.
Dalla misurazione della glicemia ai consigli su alimentazione e attività fisica, ogni gesto di educazione sanitaria può contribuire a ridurre i rischi e favorire una diagnosi precoce.
Come ha ricordato il presidente della IBDO Foundation, Paolo Sbraccia:
«Per ridurre il rischio di queste complicanze invalidanti, è fondamentale prevenire la malattia attraverso uno stile di vita sano, e garantire una diagnosi e un trattamento tempestivi»
La situazione emersa dal 18° Italian Barometer Diabetes Summit è un’occasione per ripensare il modo in cui si fa prevenzione. Le farmacie possono e devono essere parte attiva di questo cambiamento. Investire sulla prevenzione significa investire sul futuro della salute pubblica. E il futuro, oggi, passa anche dalla farmacia.
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